Descrizione
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Come in tanti altri paesi anche a Sommatino, in occasione della Settimana Santa si svolgono i riti della Pasqua, che hanno i momenti più salienti nelle giornate della Domenica delle Palme del Giovedì e del Venerdì Santo. La Domenica delle Palme nella piazza principale della nostra cittadina vi è la rappresentazione dell'Entrata in Gerusalemme, dell'ultima Cena e della "Spartenza" tra Maria e Gesù. Il Giovedì Santo viene rappresentata l'ultima Cena ed il Sinedrio che condanna Gesù alla Croce e il Venerdì ha luogo la tradizionale "Scinnenza". Sul canovaccio di un antico testo di Filippo Orioles, personaggi in costume ripercorrono le tappe salienti delle Passione di Cristo. La "Scinnenza" rappresenta il clou delle manifestazioni pasquali e tutta la popolazione vi partecipa con molta commozione e contrizione. I minatori, in questo caso specifico, formavano il comitato dell'Urna dove viene deposto Gesù alla discesa dalla Croce. Sarebbe bello conservare quanto resta delle nostre tradizioni e nello stesso tempo cercare di riportare in vita quanto lentamente si sta perdendo. Conservare insomma e tramandare quelle tradizioni che in definitiva caratterizzano la nostra identità culturale.
LA FESTA DI SANTA BARBARA
I minatori erano molto religiosi. Quasi certamente la loro religiosità era dovuta ai pericoli a cui andavano incontro quotidianamente e in ogni istante della giornata.Nei momenti di pericolo, soprattutto non finivano mai di invocare la Madonna oltre a Santa Barbara loro protettrice. Essendo, infatti, Santa Barbara la protettrice del fuoco oltre ad essere la patrona dei pompieri, degli artiglieri e di quanti hanno a che fare con questo elemento della natura, essa è anche protettrice dei minatori. Santa Barbara è Patrona di Sommatino ed è dunque ovvio che la sua ricorrenza sia stata sempre festeggiata, in questo paese, molto solennemente sin dall'antichità anche se è apparsa un pochino in declino negli anni che vanno dal 1960 al 1980. Tale festività prima veniva celebrata di solito nella seconda domenica di Maggio ed era curata dalla Confraternita di Santa Barbara, ma, col passare del tempo, la festa venne spostata al 4 Dicembre. In quel giorno i minatori erano esentati dal lavoro. La statua, dalla chiesa Madrice, veniva portata in miniera. Seguivano le funzioni religiose; poi musiche, fuochi d'artificio, luminarie e giochi tradizionali. Tipica la "pigliata di la 'ntinna" che consisteva nell'arrampicarsi su di un palo insaponato, in cima al quale erano appesi cibi e pacchi sorpresa. La statua veniva portata in processione a spalla dai minatori in tenuta da lavoro e con le loro lampade di sicurezza accese in mano. La vigilia della festa, ai "Vespri" che si cantavano in onore della Santa, "nun mancava mancu un Summatinaru". Alla vigilia di Santa Barbara, come anche dell'Immacolata che cade l'8 dello stesso mese, i ragazzi raccoglievano sterpi e fascine per alimentare li "vampi" tipici falò accesi per le strade. Ai nostri giorni la miniera è chiusa. Dell'antica festa resta solo la celebrazione della Messa solenne e non è più come una volta. Adesso "tanti Summatinari mancanu". Solo i ragazzi mantengono viva la tradizione accendendo ancora li "vampi".
LA FESTA DI SAN GIUSEPPE
Tradizionalmente la festa di San Giuseppe si celebra il 19 marzo. Ma a Sommatino la vera festa è quella della seconda domenica di agosto. Chi per intercessione di San Giuseppe ha ottenuto una "Grazia" adempie alla "purmisioni" (promessa) che consiste nella preparazione della "Tavula di San Giseppi" che può essere di vari tipi: "la tavula privata", "la tavula addimannata", "la tavula sbambata". Il significato di "addimannata" (elemosinata) è intuibile. Chi ha ottenuto una grazia, elemosina di casa in casa il necessario per allestire e imbandire la tavola. Il significato di "sbambata" è quello di ricca, opulenta, vistosa. Solo chi conosce Sommatino può comprendere a fondo cosa comporti una tavola "sbambata". La tavola vera e propria è di misure enormi (non meno di 3 x 4 metri). Piena di ogni ben di Dio: una varietà incredibile di dolci, frutta e ortaggi. Tipiche "li fritturi di San Giseppi". Consistono in enormi padellate di carciofi, di finocchi selvatici, di cardi, di asparagi; il tutto fritto con farina, uova e pane grattugiato. Personaggi importanti della festa sono "li Vicchiariddi" (vecchierelli), persone scelte da chi organizza "la tavula" che interpretano i ruoli di San Giuseppe, della Madonna, di Gesù Bambino e dell'Angelo. Questi personaggi danno vita alla rappresentazione tipica di "Lu tuppi tuppi". Su un testo tramandato tradizionalmente per via orale, si svolge l'odissea della Sacra Famiglia che bussa inutilmente alle porte, sino a quando l'intervento dell'Angelo risolve la situazione. Nei giorni della vigilia, le strade del paese vengono percorse da incaricati che con muli e cavalli riccamente bardati, raccolgono le offerte in denaro e cereali dei devoti.Il culmine della partecipazione popolare si raggiunge con la processione del simulacro del Santo. La processione si snoda lentissimamente con innumerevoli fermate, anche a distanza di pochi metri, per permettere ai fedeli la consegna delle offerte in denaro che vengono appuntate con degli spilli "a lu vastuni di San Gisè". A tutta l'operazione presiedono "li San Giusippara" (i membri della confraternita che gestisce i festeggiamenti). La festa è contornata da fuochi d'artificio, musica in piazza e luminarie. Negli ultimi tempi ha acquistato grande rilievo quella che possiamo definire "l'appendice del lunedì". I festeggiamenti proseguono anche il lunedì con l'esibizione di cantanti o complessi in voga che riscuotono grande partecipazione di pubblico.
"LU TUPPI TUPPÌ"
Sommatino, come tanti altri paesi della nostra isola, vanta, sin dalle sue origini, molte tradizioni popolari che ne esaltano il patrimonio culturale. Tra le più significative, vi è senz'altro "Lu Tuppi Tuppi". "Lu Tuppi Tuppi" è una manifestazione che si rinnova da più di 100 anni (le sue origini risalgono al 1890) nella quale si rappresenta in chiave teatrale, la "Fuga in Egitto" della Sacra Famiglia. Essa si svolge nella ricorrenza della Festa di San Giuseppe, il 19 marzo e la seconda domenica di agosto, questo perché i sommatinesi, sin dalle origini del paese, hanno avuto una predilezione particolare per San Giuseppe, anche se la Padrona del paese è Santa Barbara, protettrice dei minatori. Il perché questa festa si svolga anche ad agosto è dovuto al fatto che nei tempi antichi, i sommatinesi, non potendosi permettere di realizzare a marzo una festa solenne a San Giuseppe, rinviavano i festeggiamenti ad agosto, potendo per quel periodo disporre di qualche soldo in più, che gli veniva dalla raccolta dei prodotti della terra nei mesi estivi. Da qualche anno la festa estiva di San Giuseppe viene realizzata soprattutto per gli emigrati sommatinesi, che in quei mesi vengono a trascorrere qualche settimana di ferie nel proprio paese di origine. "Lu Tuppi Tuppi" - traduzione in dialetto siciliano della voce onomatopeica "toc toc", con la quale si indica il bussare alla porta - è una rappresentazione sacra, realizzata con attori locali nelle vesti di San Giuseppe, Maria, Gesù Bambino e l'Angelo, e che pregna di momenti toccanti, si configura nel bussare alle varie locande, in cui la Sacra Famiglia, avvertita dall'Angelo, va in cerca di ristoro, dopo la fuga in Egitto a causa dell'ordine di Erode di uccidere ogni figlio maschio di schiavo ebreo e quindi dello stesso Bambino Gesù, Re dei Re, per paura che gli usurpasse il trono. Le scene della rappresentazione, si svolgono lungo le vie del centro storico ed iniziano con "l'avviso" a Giuseppe e Maria, da parte delI'Angelo. San Giuseppe e la Madonna, accompagnati dall'Angelo, si recano quindi, in pellegrinaggio nella Chiesa Madre, dove ha luogo la celebrazione della Santa Messa e subito dopo iniziano il lungo peregrinare in cerca di un alloggio, bussando in varie case. Tutti negano loro ospitalità ; soltanto un benefattore, che è poi, per tradizione, la famiglia che ha allestito (ex voto), la cosiddetta "Tavula Sbampata", dà loro accoglienza. "La Tavula Sbampata" è una tavola di ampie dimensioni, riccamente allestita con pani, dolci, prodotti tipici locali, frutta fuori stagione ecc. che i sommatinesi hanno appositamente da tempo conservato. Questa viene esposta al pubblico per due giorni, dopo i quali i prodotti che la compongono, vengono distribuiti ai più bisognosi e a quanti ne fanno richiesta. "Lu Tuppi Tuppi" è tra le manifestazioni sacre che si svolgono in Sicilia, unica nel suo genere ed in questi ultimi tempi, è ritornata a suscitare vivo interesse, sia dei nostri concittadini che di molti visitatori provenienti da diverse località .