Museo/Monumento

Museo Etnoantropologico

Descrizione
MUSEO ETNOANTROPOLOGICO Piazza Calogero Chinnici n. 4 - Tel 0922 709223 A Sommatino all'interno del Palazzo Cigno-Costantino è in piena attività il Museo Etnografico denominato "Invito alla Storia" realizzato dalla Soc. Coop. Archeo'S per conto della Provincia Regionale di Caltanissetta e ad oggi ha ricevuto più di 3.000 visitatori. La suddetta Società, è un Ente che si occupa principalmente di gestione di Beni Culturali, di censimento, catalogazione e documentazione dei beni culturali, librari, di allestimenti e mostre di ogni genere; al suo interno conta di figure professionali atte a svolgere adeguatamente i propri progetti, come architetti, tecnici disegnatori, guide turistiche, ragionieri, ecc... La nostra storia è dettata da rapporti di continuità tra passato e presente, per cui non si può perdere il legame con la propria storia, nè ignorare le radici e le tradizioni, elementi fondamentali per un vero e più profondo cambiamento culturale. Questa singolare e identificativa presenza storica, sociale ed economica e culturale si è voluta rendere manifesta a Sommatino attraverso la realizzazione di un Museo Etnografico, dove la conservazione di reperti e documenti della cultura del passato (es. torchio in legno del '700, telaio fine'700) fanno da testimonianza e quindi rivivere una realtà ormai scomparsa; una struttura che non guardi alla città come un organismo chiuso, bensì come ad un luogo di relazioni di crescita e di confronto culturale, grazie ad una serie di attività parallele, quali mostre, convegni, proiezioni di film e documentari, che si svolgono all'interno della stessa struttura; il centro Culturale Archeo'S, si è proposta di creare inoltre una rete multimediale che dovrebbe collegare la nostra stazione informatica con le diverse sparse in tutta Italia e oltre, in modo di avere un'informazione e uno scambio culturale e scientifico con i numerosi centri artistici e ricchi di tradizioni sparsi nel territorio. Il progetto "Invito alla storia" nasce dall'esigenza di colmare l'assoluta mancanza nel territorio sommatinese e limitrofo di servizi ed attrezzature ricettive culturali. E' un'azione per la promozione del sapere, per la diffusione della conoscenza e per la valorizzazione di esperienze acquisite con la tradizione, facendo rivivere il nostro passato, legato ad un'intensa attività agricola e di certo alla storia della Miniera Trabia Tallarita. La nostra idea di progetto parte dalla constatazione che, pur nella ricchezza storica, archeologica e architettonica ed antropica, la Provincia di Caltanissetta oggi non presenta molte strutture che ricordino e valorizzino il nostro passato, sia dal punto di vista agricolo, che artigianale e minerario; il recupero ed il riuso innovativo di Palazzo Cigno-Costantino, complesso architettonico di grande pregio storico e di forte valenza ambientale residenza dei Principi di Trabia signori di Sommatino, vuole essere per la nostra cittadinanza un momento forte e significativo di crescita culturale ed umana. Il primo passo per l'organizzazione funzionale del Museo è consistita nella classificazione e catalogazione dei reperti al fine di realizzare uno o più inventari di facile consultazione. Questo ha comportato automaticamente la salvaguardia degli oggetti esposti in quanto ad una mancanza di notizie precise si affianca un'evitabile carenza di tutela. A seconda delle tipologie della collezione, che sarà nel tempo necessariamente modificata e integrata, si è affrontato un diverso uno studio su tutti i reperti presenti all'interno degli spazi espositivi museali. Il logico completamento dell'inventario è rappresentato dall'operazione di schedatura, la quale analizza le voci presenti nell'inentario, con finalità fortemente scientifica. La funzionalità degli ambienti espositivi è stata in modo da disporre sequenze comprensibili e funzionali dal punto di vista fisico della percorribilità da parte di determinate quote di pubblico (un'affollata scolaresca, disabili, ecc...). Nella distribuzione degli spazi fisici all'interno del museo, si è fatta molta attenzione alle strutture di accoglimento (reception) e ad un filtro di ingresso. Nell'organizzazione del complesso siè tenuto conto dei seguenti spazi museali: Reception, Biblioteca e sala lettura, Sala conferenza e videoproiezioni, Sala delle documentazioni iconografiche (quadri e fotografie), Sala delle mostre temporanee, Sala delle mostre permanenti, Stanza del contadino, Esposizione dei reperti legati all'agricoltura, Esposizione dei reperti legati all'artigianato, Servizi aggiuntivi. L'idea di un museo come dispositivo di memoria non deve essere inteso come un semplice contenitore di oggetti, deve assumere invece un valore non più come elemento isolato, ma piuttosto come un importante nodo di relazioni fisiche, culturali, sociali che si estendono per tutto il territorio. Il museo deve diventare strumento di storicizzazione dei processi formativi del territorio provinciale, il quale solo attraverso la museologia scientifica riesce a rivelare lo spessore assegnatogli dalla sua storia e comunicarla a soggetti con tradizioni e cultura diversa; deve essere una struttura legata al territorio di cui geograficamente e culturalmente fa parte, per esserne organismo di produzione e trasmissione culturale, di conservazione e tutela dei beni. L'obiettivo è quello di studiare le funzioni e l'organizzazione delle nostre risorse culturali non in un ottica di semplice recupero o di conservazione di beni, ma come un insieme di azioni che, partendo dal recupero e dalla tutela, tendono a mettere in relazione l'evoluzione storica, sociale, economica, della società sommatinese con il proprio contesto ambientale, cercando di dare una risposta ad una domanda sempre crescente di conoscenza disattesa che costituisce il problema centrale di molte istituzioni museali. Partendo da questi concetti il Museo Etnografico di Sommatino vuole essere uno strumento a supporto della memoria di cui tende a trattenere e catalogare non solo le cose, ma al tempo stesso l'esperienza, volendo quindi nelle nostre intenzioni, superare le sue motivazioni strettamente conservative per aderire ad un più generale processo di fruizione della storia del territorio attraverso il "racconto museografico" della sua formazione. NOTIZIE STORICO-CRITICHE Edificio signorile sito in piazza Calogero Chinnici fu costruito probabilmente tra la fine del '600 e l'inizio del '700 per volontà forse degli stessi principi Trabia di cui si racconta fu la prima residenza. Successivamente passò alla famiglia Terranova e infine nel nostro secolo alla famiglia Cigno e ai Costantino dei quali il palazzo prende attualmente il nome. Nella parte più interna scavata nella roccia vi sono delle grotte in una delle quali si trova un antichissimo torchio; da quella più grande si diparte una galleria stretta e lunga (ormai murata) che conduceva molto probabilmente fino alla residenza dei principi Lanza di Trabia, posta nella zona più alta del paese. Il prospetto, in stile neoclassico, presenta un cornicione caratterizzato da piccoli elementi geometrici che ne scandisce il ritmo per tutta la lunghezza della facciata. L'immobile in oggetto è sito nel Comune di Sommatino (CL), in Piazza Calogero Chinnici n° 4.La costruzione si presenta in discrete condizioni ed è caratterizzata al piano terra da due chiostrine di cui la più grande permette di accedere allo scalone principale, l'altra ai magazzini e stalle, ecc... Il piano superiore, è costituito da n 9 vani in discreto stato di conservazione per una superficie di circa 220 mq., con alcune pavimentazioni di particolare pregio architettonico con motivi floreali e geometrici, che danno particolare valenza estetica ai vani prospicienti un giardino interno a pianta regolare di circa 150 mq; da un magazzino della superficie di circa 80 mq. in discreto stato di conservazione. Le rifiniture esterne e le definizioni tecnico-architettoniche dell'immobile in oggetto sono nel complessivo di discreta fattura; da sottolineare comunque è la posizione centrale rispetto alla zona amministrativa e commerciale del comune di Sommatino e il sito che rimane nell'immaginario collettivo tra i più caratteristici dell'intero paese. Notizie storico-critiche fornite dagli Archh. Tricoli Francesco e Incardona Calogero, nella qualità di coordinatori della struttura museale Archeo'S ar.l.

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