IL FALEGNAME

Il falegname

Il falegname

Il falegname nella vita del paese ha avuto un ruolo molto importante. A lui si ricorreva per qualsiasi necessità. Costruite le case si preparavano le porte. La porta di casa era caratteristica, perchè nella parte alta aveva "li purtedda" che servivano per fare entrare la luce senza togliere nulla all'intimità della famiglia che viveva in povere case a pianterreno di una o due stanze. Qualcuna di queste porte si puo vedere ancora nella parte più antica di Sommatino. Il lavoro più importante riservato al falegname era quello di "la lignami" cioè il mobilio che i genitori delle ragazze ordinavano per il matrimonio delle figlie. Le famiglie benestanti ordinavano la "lignami di nuci" che consisteva nella camera da letto e nella sala da pranzo. I più poveri si contentavano della camera da letto anche in legno meno pregiato. In tempi più lontani, all'inizio del novecento, i mobili della camera da letto erano molto poveri e consistevano in una cassa munita di ruote chiamata "chirriola" ove si riponeva la biancheria e in tavole di legno da porre su "li trispa" (cavalletti in ferro) dove venivano sistemati i materassi ripieni di "alfa", "crinu", (ampelodesmo, crine) o lana, secondo la possibilità di ogni famiglia. In quel periodo il lavoro del falegname era considerato prezioso. Egli, infatti, doveva creare i mobili e mostrare la sua abilità e bravura. Da molto tempo i mobili vengono comprati e l'attività del falegname si è modificata. Le case si sono ampliate e arricchite ed è iniziato il periodo degli infissi esterni ed interni che sono di estrema ricercatezza. Gli attrezzi usati ancora oggi sono: pialle di diverse misure, trapani a mano, asce, la morsa, gli scalpelli, i serracoli. Ma l'attrezzo che ci ha colpiti maggiormente è stato il "giovane muto", una specie di sostegno, detto giovane perché sostituiva l'aiuto di un ragazzo nel reggere un asse, e muto perché, essendo di legno, non parla..

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